Canti
Sicuramente tutti i contessioti sanno che “Lazari” e “Krishti u ngjall” sono due canti tradizionali albanesi e che vengono eseguiti da gruppi di giovani, per le strade del paese la notte che precede il sabato di Lazaro e la domenica di Pasqua.
A Contessa sono ancora vivi oggi, anche se meno noti, tanti canti arbëreshë, sacri e profani, antichi e recenti, la cui scoperta, conservazione e valorizzazione é da attribuire all’impegno delle parrocchie e delle scuole locali.
Nel XX secolo molto é stato fatto al riguardo dai sacerdoti di rito bizantino (papas Lino Lojacono, papas Jani Di Maggio, papas Matteo Sciambra, papas Nicola Cuccia) e dalle suore basiliane. Il coro “P. Lorenzo Tardo” esegue oggi anche canti arbëreshë sia della tradizione religiosa (canti liturgici, canti dedicati alla Madonna, Lazari, ecc.) si della tradizione laica (e bukura Moré, Qyvarrisu, ecc.).
Negli ultimi decenni gli alunni delle scuole elementari e gli studenti delle scuole medie sono stati impegnati più volte in ricerche riguardanti la lingua, il costume ed il canto arbëreshë. Nell’ambito di tale iniziative scolastiche, seguite dalle insegnanti Giuseppina Cuccia e Tommasa Guarino, nel 1978, é stato costituito il gruppo folcloristico “Brinjat”, che si esibisce con canti, danze e recite della tradizione italo-albanese.
Questa esperienza, che é continuata negli anni successivi fino ad oggi, ha consentito ad alcune generazioni di ragazzi di Contessa di conoscere, imparare e cantare melodie popolari albanesi locali di ieri e di oggi, sacre e profane (E bukura Moré, Krishti u ngjall, Qyvarrisu, Të parkales, Falem, Kuntisë hora ime je ti, ecc.).
Per valorizzare la canzone italo-albanese, dal 1980 si svolge ogni anno in estate a S. Demetrio Corone, il “Festival della canzone arbëreshe”, cui Contessa ha partecipato più volte. Nell’edizione del 1980 Niceta Gennusa canta “Dimbri-Inverno” (Autori: G. Monteleone, A. Gennusa, M. Azzaretto). Nel 1997 ancora Niceta Gennusa canta una sua composizione “Pupa çinese-Bambola cinese”.
Il 24 marzo 2001, nell’ambito delle celebrazioni per il 550° anniversario di fondazione di Contessa, nella Sala Rai si svolge “Una serata col festival arbëreshë” con la partecipazione di gruppi canori e complessi strumentali di comunità italo-albanesi della Calabria e del Molise: vengono eseguite le canzoni classificate in alcuni precdenti edizioni e viene presentata la nuova canzone arbëreshe “Të lëra”, composta per l’occasione (testo di Calogero Raviotta e musica di Piero Di Miceli).
Per la conservazione e valorizzazione di questo patrimonio musicale arbëreshë anche nel XXI secolo, da arricchire con nuove composizioni, rimane sempre valido il contributo che potrà continauare a dare la scuola e la parrocchia, ma può risultare originale e utile anche l’apporto dei giovani che amano la musica.
Per la valorizzazione di questa preziosa e peculiare espressione del patrimonio culturale di Contessa Entellina, infine potrebbe risultare particolarmente significativa ed efficace la esecuzione, da parte della banda musicale locale, di alcuni brani di musica popolare arbëreshe, sacra o profana, analogamente a quanto già realizzato dalla banda musicale di Mezzojuso con notevole successo.
(Fonte: Avv. Calogero Raviotta, Associazione Culturale “N. chetta”)
Ultimo aggiornamento
14 Gennaio 2021, 00:08